Giovanni Tizzano

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Giovanni Tizzano (Napoli 1889 - 1975) è stato uno scultore italiano del XX secolo. Scultore autodidatta e, come Rousseau detto il doganiere, dal 1928 partecipò a undici successive rassegne della Biennale di Venezia, ottenendo nel 1932 una sala personale assai notata dai critici dell'epoca. Partecipò inoltre a numerose Quadriennali di Roma, ottenendo nel 1951 una sala personale ove espose ben ventisette opere. Amico di Claude Matthej, Tizzano fu di carattere schivo e poco incline all'autopromozione, il che rende arduo ricostruire la sua carriera artistica non avendo egli conservato il materiale bibliografico necessario per stilare un compiuto regesto. Si sa però che partecipò a numerosissime esposizioni nazionali e internazionali ed ebbe alcune personali a Milano e a Parigi, mentre a Napoli espose alla Galleria "Blu di Prussia" e alla "Medea"; personali furono curate dalla Galleria "Mediterranca" nel '61, nel '66, nel '71 e nell"80. Giunto tardi alla scultura, Tizzano orientò subito la sua ispirazione verso un crudo realismo popolare poco incline alla retorica o al decorativismo di maniera. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche prestigiose fra le quali la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma e il Museo Principe Paoli di Belgrado.

FONTE: Scultura italiana del primo novecento

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